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Cellule staminali indotte

a cura di: Simone Leotta

Un gruppo di ricercatori giapponesi guidati da Haruko Obokata  ha pubblicato recentemente uno studio che apre nuove prospettive nel campo della medicina rigenerativa. I ricercatori hanno dimostrato infatti che cellule somatiche adulte di topo, messe in ambiente a basso pH per pochi minuti, riacquistano le caratteristiche di cellule staminali pluripotenti, cioè cellule indifferenziate capaci di dare vita, opportunamente stimolate,a cellule mature di linee cellulari diverse.
Questo studio dimostra che è possibile ora ottenere cellule staminali pluripotenti indotte anche con metodi alternativi a quello messo a punto da Yamanaka nel 2006.

  • Staminali indotte per riparare il midollo

    A cura di:  Riolo Valeria

    I neuroni  sono cellule che non hanno la capacità di riprodursi e quindi di riparare i danni provocati  da eventuali traumi.  E’ per questo motivo che le lesioni al midollo spinale provocano la perdita irreversibile della funzionalità, sia a livello motorio che sensoriale, del distretto del corpo situato a valle della lesione. Una recente ricerca condotta da Zhida Su, del Texas Southwestern Medical Center  di  Dallas, apre la strada a nuove speranze relative alla riparazione di neuroni danneggiati e quindi alla risoluzione dei problemi legati ai danni del midollo spinale.  I ricercatori  hanno infatti messo a punto un metodo per ottenere neuroni , con cui sostituire quelli danneggiati,  riprogrammando gli astrociti, cioè  cellule già presenti nel midollo spinale adulto, che vengono dapprima riconvertiti in neuroblasti e poi in neuroni maturi.
    La sperimentazione condotta sui  topi  ha portato alla formazione di nuovi neuroni maturi,  anche se in numero limitato e con capacità funzionale ancora non ben conosciuta .
    Serviranno dunque ulteriori studi e sperimentazioni prima di poter ottenere terapie utilizzabili sull’uomo, ma questo è di sicuro un buon inizio e  la speranza è grande.

  • Cellule staminali pluripotenti indotte: nuove frontiere

    a cura di: Maria Vittoria Benvenuto e Angela Deodato 

    Le cellule pluripotenti indotte (iPSC) sono cellule in grado di autorinnovarsi e trasformarsi in vari tipi di cellula o tessuto dell’organismo. Nel 2006 un gruppo di scienziati giapponesi guidato dal professor Shinya Yamanaka  (vincitore per questa scoperta del premio Nobel per la medicina nel 2012) riuscì ad ottenere le cellule staminali pluripotenti indotte inserendo quattro particolari geni nei fibroblasti di un topo e, alla fine dell’anno successivo, in quelli umani tramite vettori retro-virali  in grado di riprogrammare il genoma di cellule specializzate (come i fibroblasti embrionali di topi o umani)  e di farle ritornare in uno stato simile a quello delle cellule staminali embrionali, ottenendo così la possibilità di generare diversi  tipi cellulari.

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